Con sentenza n. 26246 pubblicata il 6 settembre 2022, relativa ad un rapporto di lavoro del settore privato, la Suprema Corte ha statuito il principio di diritto secondo cui “per tutti quei diritti che non siano prescritti al momento della entrata in vigore della legge n. 92 del 2012, il termine di prescrizione decorre (…) dalla cessazione del rapporto di lavoro”.
Cassando la sentenza n. 441/2018 della Corte d’Appello di Brescia, la Suprema Corte ha precisato che a seguito delle modifiche apportate all’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori da parte della “Riforma Fornero” e del “Jobs Act” (che hanno comportato la mancanza “dei presupposti di predeterminazione certa delle fattispecie di risoluzione e di una loro tutela adeguata”) il rapporto di lavoro a tempo indeterminato non può ritenersi assistito da un regime di stabilità.
Marco Gianluigi Alberio